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Numero
Aprile

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Benvenuti! Questa è la sezione di attualità del numero di aprile
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CONTROVERSIE SUL PROGETTO
WILLOW IN ALASKA

L'Impatto Ambientale e le Intenzioni della Nuova

Il Willow Project in Alaska è stato oggetto di controversia sin dalla sua proposta. Il progetto mira a estrarre petrolio e gas dalla National Petroleum Reserve-Alaska (NPR-A), promettendo crescita economica e opportunità di lavoro. Tuttavia, il progetto solleva anche notevoli preoccupazioni circa i suoi impatti negativi sull'ambiente, sulla fauna selvatica e sulle comunità locali. Una delle preoccupazioni più significative riguardo al Willow Project è il suo impatto sulla fauna selvatica della zona. La regione NPR-A ospita una vasta gamma di specie, tra cui caribù, bue muschiato e orsi polari. Il processo di perforazione ed estrazione potrebbe causare danni irreparabili a questi animali e ai loro habitat, portando a una significativa perdita di biodiversità. Ciò potrebbe anche minacciare la sicurezza alimentare e le pratiche culturali delle comunità indigene che dipendono dalla fauna selvatica della zona. Inoltre, il trasporto di petrolio e gas estratti dal progetto comporta il rischio di fuoriuscite di petrolio nel sensibile ecosistema artico. Le fuoriuscite di petrolio potrebbero devastare la vita marina della zona, inclusi pesci e mammiferi marini, e avere un impatto sui mezzi di sussistenza delle comunità indigene che dipendono dall'oceano per la sussistenza. Una fuoriuscita di petrolio nell'Artico potrebbe anche avere effetti a lungo termine sull'ambiente a causa delle basse temperature, del ghiaccio e della mancanza di luce solare che possono rallentare il naturale processo di pulizia. Un'altra preoccupazione significativa per il progetto Willow è il suo potenziale contributo al cambiamento climatico. L'estrazione e la combustione di combustibili fossili, inclusi petrolio e gas naturale, contribuiscono in modo determinante alle emissioni di gas serra. Il Willow Project andrebbe ad aggiungersi ai livelli già allarmanti di anidride carbonica e altri inquinanti nell'atmosfera, esacerbando la crisi climatica globale. Il cambiamento climatico ha già causato danni significativi alla regione artica, tra cui lo scioglimento del permafrost, la perdita di ghiaccio marino e cambiamenti nei tempi di migrazione e riproduzione della fauna selvatica. Inoltre, il progetto Willow solleva preoccupazioni per l'esaurimento delle risorse naturali. Il progetto si basa sull'estrazione di risorse finite, che alla fine si esauriranno, lasciando dietro di sé un'eredità di danni ambientali e instabilità economica. Invece di fare affidamento sui combustibili fossili, dobbiamo dare la priorità alla transizione verso fonti di energia rinnovabile che possono fornire crescita economica a lungo termine e opportunità di lavoro riducendo al contempo il nostro impatto sull'ambiente. Inoltre, il progetto Willow solleva anche preoccupazioni per la mancanza di consultazione e consenso da parte delle comunità indigene. La regione NPR-A ospita diverse comunità indigene, tra cui i popoli Iñupiaq e Gwich'in, che da generazioni sopravvivono al di fuori della terra. Queste comunità hanno espresso preoccupazione per il potenziale impatto del Progetto Willow sul loro stile di vita, cultura e tradizioni. Nonostante ciò, il progetto è andato avanti senza un'adeguata consultazione o consenso da parte di queste comunità, violando i loro diritti e la loro sovranità. In conclusione, il progetto Willow in Alaska ha impatti negativi significativi sull'ambiente, sulla fauna selvatica e sulle comunità locali. Il progetto solleva preoccupazioni per la perdita di biodiversità, le fuoriuscite di petrolio, i cambiamenti climatici, l'esaurimento delle risorse naturali e la violazione dei diritti degli indigeni. Mentre il progetto promette crescita economica e opportunità di lavoro, dobbiamo anche considerare le conseguenze a lungo termine delle nostre azioni sul pianeta. Come cittadini globali, dobbiamo dare la priorità allo sviluppo sostenibile che equilibri la crescita economica con la protezione dell'ambiente e tenga conto delle preoccupazioni e dei bisogni delle comunità indigene. È nostra responsabilità esigere politiche energetiche responsabili e sostenibili che proteggano il nostro pianeta e garantiscano un futuro migliore per tutti.

Autore ignoto
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LA FESTA DELLE DONNE

L'8 marzo di ogni anno viene celebrata la Festa delle Donne, una ricorrenza che ha una lunga storia e che si è consolidata come una delle principali date del calendario per celebrare la lotta per i diritti delle donne e la parità di genere. Questo giorno è una celebrazione del contributo delle donne alla società, sia in passato che nel presente, e un promemoria del lavoro ancora da fare per raggiungere la vera parità di genere in tutto il mondo. La Festa delle Donne è nata nel corso del XX secolo, quando il movimento per i diritti delle donne stava iniziando a prendere piede in Europa e negli Stati Uniti. Nel 1908, un gruppo di donne lavoratrici a New York organizzò una manifestazione per protestare contro le terribili condizioni di lavoro nelle fabbriche tessili della città, dove molte donne erano costrette a lavorare per salari bassissimi e in condizioni insalubri. Questa manifestazione si svolse il 28 febbraio di quell'anno, e fu seguita da altre proteste simili in tutta la città. Il primo "International Women's Day" (Giornata Internazionale della Donna) venne celebrato nel 1911, quando il movimento femminista stava guadagnando slancio in tutta Europa. Questa data fu scelta per commemorare la manifestazione delle donne di New York, e da allora l'8 marzo è diventato il giorno in cui si celebra la Festa delle Donne. Nel corso degli anni, la Festa delle Donne è diventata una celebrazione globale, che coinvolge donne di tutte le etnie, culture e nazionalità. Ogni anno, milioni di donne in tutto il mondo partecipano a manifestazioni, eventi e iniziative per celebrare la loro solidarietà e per ricordare la necessità di continuare a lottare per i diritti delle donne. Ma perché il femminismo è ancora così importante oggi? Nonostante i grandi progressi fatti negli ultimi decenni, le donne in tutto il mondo continuano ad affrontare discriminazioni e disuguaglianze, sia a livello economico che sociale. Le donne guadagnano ancora meno degli uomini per lo stesso lavoro, sono meno rappresentate in posizioni di potere e autorità, e subiscono violenze e molestie in misura molto maggiore rispetto agli uomini. Inoltre, in molti paesi del mondo le donne non hanno ancora accesso alle stesse opportunità di educazione, sanità e lavoro dei loro coetanei maschi. Il femminismo, dunque, continua ad essere un movimento fondamentale per l'uguaglianza di genere, per il riconoscimento dei diritti delle donne e per l'eliminazione delle disuguaglianze che ancora oggi le donne affrontano in tutto il mondo. Il femminismo non riguarda solo le donne: riguarda tutti coloro che credono nella giustizia e nell'uguaglianza, e che sono pronti a lottare per queste cause.

Autore ignoto
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LA STORIA E L’IMPATTO DI
ChatGPT

La rivoluzione dell'elaborazione del linguaggio naturale

ChatGPT è un grande modello di linguaggio sviluppato da OpenAI, una società di intelligenza artificiale. Il modello è stato addestrato su un vasto corpus di testo, che include libri, articoli di notizie, pagine web e altro ancora. L'addestramento è stato effettuato utilizzando l'algoritmo di apprendimento automatico chiamato "trasformatori", che è stato introdotto da OpenAI nel 2017. La storia di ChatGPT ha inizio nel 2018, quando OpenAI, una società di intelligenza artificiale fondata da Elon Musk, Sam Altman e altri importanti esponenti dell'industria tecnologica, lanciano il progetto GPT-2 (Generative Pre-trained T ransformer 2). L'obiettivo di GPT-2 è quello di creare un modello di linguaggio naturale in grado di produrre testo coerente, senza la necessità di un addestramento specifico per ogni applicazione. Il modello di GPT-2 ha ottenuto risultati straordinari, tanto da suscitare preoccupazioni per le possibili conseguenze negative che potrebbe avere in caso di utilizzo improprio (come la manipolazione di informazioni, la diffusione di disinformazione o la violazione della privacy delle persone.) Per questo motivo, OpenAI decide di non rendere pubblico l'accesso alla versione completa del modello, limitando la sua diffusione a un piccolo gruppo di collaboratori selezionati. Tuttavia, nel 2020, OpenAI sceglie di rilasciare al pubblico una versione più ridotta di GPT-2, chiamata ChatGPT. Da allora, ChatGPT è utilizzato in diverse applicazioni, tra cui chatbot, assistenti vocali, motori di ricerca e altro ancora. Il modello di ChatGPT è in grado di produrre testo coerente e naturale, e può essere utilizzato per una vasta gamma di applicazioni, come la generazione di testo, la risposta alle domande e la traduzione automatica. È stato reso disponibile al pubblico nel 2020 e da allora è stato utilizzato in diverse applicazioni, compresi chatbot, assistenti vocali, motori di ricerca e altro ancora. Tra i punti di forza di ChatGPT ci sono la sua capacità di produrre testo naturale e coerente e la sua flessibilità nell'essere utilizzato in diverse applicazioni. Tuttavia, ci sono anche alcune criticità che devono essere prese in considerazione. Ad esempio, essendo basato sull'analisi di grandi quantità di dati, ChatGPT potrebbe riflettere implicitamente eventuali bias (errore sistematico) presenti nei dati stessi. Inoltre, essendo un modello di linguaggio generale, potrebbe non essere in grado di fornire risposte precise o accurate per alcune applicazioni specifiche. In generale, ChatGPT rappresenta un importante passo avanti nell'elaborazione del linguaggio naturale e nella capacità delle macchine di comprendere e produrre testo. Continua a essere oggetto di ricerca e sviluppo da parte di OpenAI e di altri attori del settore, e probabilmente continuerà ad avere un impatto significativo su molte aree della nostra vita.

Autore ignoto
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PILLOLA ROSSA O PILLOLA BLU?

Nel film Matrix una volta scelta la pillola da ingerire, eÌ€ impossibile tornare indietro e scegliere l’altra, potete decidere che parte leggere per prima, ma non siamo in grado di impedirvi di capovolgere il giornalino e cambiare la vostra decisione. Questo “difetto” peroÌ€ potrebbe invece rivelarsi un nostro alleato, e, scegliendo entrambe le pillole, potreste capire meglio le ragioni che stanno alla base di questa nuova ed eccezionale impostazione del nostro giornalino. Qualcuno potrebbe esserci arrivato ancora prima di imbattersi in questo articolo, ma questo eÌ€ il momento giusto per svelare a tutti - anche ai meno attenti - il segreto di questo numero: non siamo stati noi a scrivere gli articoli (o almeno, alcuni di essi).
No, non abbiamo chiesto a quel nostro amico così bravo a scrivere di farlo al posto nostro, e non siamo neanche andati a rovistare tra i vecchi quaderni di sorelle e fratelli più grandi, nella speranza di trovare
materiale utile. Otto articoli nuovi di zecca sono stati sfornati in tempi sorprendentemente rapidi dall’ormai conosciuto sito Chat GPT, che in questo ultimo periodo ha spopolato
anche in Italia, a seguito del lancio avvenuto il 3 novembre 2022.

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Cos’eÌ€ Chat GPT? E un’intelligenza artificiale?

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Cos’è Chat GPT? E un’intelligenza artificiale? Per chi ancora non ne abbia mai sentito parlare, o non
ne conosca l'utilità, Chat GPT (acronimo per Chat Generative Pre-trained Transformer) è un’intelligenza
artificiale che, attraverso una velocissima acquisizione di dati, riesce a riformulare i contenuti creando un testo sensato, comprensibile e corretto - nonostante in alcuni rari casi si possano rilevare errori e imprecisioni. In breve, un’intelligenza artificiale è una tecnologia sempre più avanzata che ha il potenziale di rivoluzionare molti aspetti della nostra vita. Agisce in modo pratico, logico e veloce, imitando il modo in cui gli esseri umani vivono, decidono, pensano, in linea proprio con la filosofia di Alan Turing (1912-1954), matematico “padre” dell’informatica. Tuttavia, la domanda che molti si pongono è se l'AI possa sostituire l'intelletto umano. Per trovare risposta a questa domanda diventa necessaria un’analisi tanto delle capacità dell’AI, quanto delle caratteristiche distintive dell’intelletto umano. Per
quanto possa essere difficile dare una definizione oggettiva e soprattutto esaustiva dei confini dell’intelletto di noi uomini, possiamo accontentarci di descriverne le sue capacità quali comprendere il
significato delle cose, creare nuove idee, apprendere dall'esperienza, pensare in modo creativo e risolvere
problemi complessi. Queste abilità tipicamente umane richiedono un alto livello di consapevolezza, di empatia, di creatività e di pensiero critico che, almeno per ora, l'AI non sembra possedere, nonostante i compiti che riesce a svolgere, i quali comunque richiedendo una grande quantità di dati e capacità di elaborazione. Non si mette in dubbio che l’utilizzo di un’intelligenza artificiale possa portare enormi benefici per quanto riguarda efficienza ed efficacia dei processi produttivi, lo sviluppo sociale e il miglioramento di infrastrutture e servizi offerti ai cittadini, quali la possibilità di assistenza sociale e medica più mirata e personalizzata. È importante però non perdere di vista i rischi che potrebbero derivare da un eccessivo utilizzo di questa nuova tecnologia. Sostituire l’attività umana con un’attività totalmente meccanizzata può portare a una forte crescita della disoccupazione, mentre l’eccessivo
affidamento alla tecnologia per quanto riguarda la vita di tutti i giorni potrebbe comportare nuove forme di dipendenza tecnologica, violazioni della privacy - come abbiamo visto accadere proprio con Chat GPT, bloccato di recente in Italia, l’1 aprile, a causa del trattamento dei dati non conforme al regolamento europeo sulla privacy - e la macchina potrebbe essere usata per la sorveglianza di massa, la manipolazione della propaganda e il controllo del comportamento umano. Questo totale affidamento alla tecnologia per mansioni in precedenza svolte dall’essere umano è il vicinissimo
futuro a cui sembrerebbe andare incontro una delle più grandi aziende mondiali, Amazon. La compagnia, sembrerebbe, ha intenzione di investire sull’intelligenza artificiale per sostituire i dipendenti di diversi compartimenti, in particolare nell’ambito delle risorse umane, dove spetterebbe ad una macchina decidere i candidati più adatti all’assunzione, basandosi sulla somiglianza tra i loro curricula e quelli di dipendenti Amazon addetti agli stessi lavori. Questa operazione, per confermare quanto detto in precedenza, porterebbe al licenziamento di almeno 10.000 impiegati. Allo stesso modo, da questa nuova organizzazione dell’azienda potrebbero insorgere problemi etici e morali, simili a quelli verificatisi nel 2015, quando già un’operazione del genere era stata messa in atto, dalla quale però era risultato un bias nei confronti degli uomini, portando a discriminazioni di genere nei confronti delle donne. L’utilizzo dell’AI risulta meno dispendioso, più veloce e pertanto più efficiente e utile rispetto all’esercizio
dell’intelletto umano, ma cosa si vuole raggiungere, continuando ad inventare macchine capaci di sostituire l’essere umano? Ed è proprio vero che l’uomo e la macchina siano di pari capacità, se non addirittura che l’uomo sia inferiore alla tecnologia? 

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Il futuro del giornalino: andiamo incontro ad un’automazione?

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Se è l’efficienza quella che cerchiamo, come sembra succedere nella società odierna, allora, così come Jeff Bezos, anche la redazione del giornalino potrebbe scegliere di sciogliersi e passare il compito a
Intelligenze Artificiali nate con lo scopo di simulare l’azione umana in ambito giornalistico, così come
abbiamo provato a fare con l’utilizzo di Chat GPT, ma è davvero questo ciò a cui vogliamo arrivare?
Il prodotto finale è lo stesso. Sia la macchina che l’insieme dei giornalisti operano per la realizzazione di
articoli di vari argomenti, diversi stili e diverse lingue. Il diverso tempo impiegato nella produzione degli
articoli è un punto a favore della macchina, così come la grammatica, non sempre esatta negli articoli umani a causa di distrazione o altri tipi di problemi, non risulta erronea in alcun caso nei testi dell’AI. L’unico punto che potrebbe andare a noi esseri umani invece che alle nuove tecnologie potrebbe riguardare la profondità con cui vengono trattati i temi nei rispettivi articoli, ma se Chat GPT risulta troppo superficiale, non si rivela un problema richiedere testi più dettagliati ad altre
intelligenze artificiali. A seguito di queste considerazioni, il prodotto migliore sembrerebbe quello della macchina. La redazione del giornalino non è più necessaria, salvo forse per la decisione degli argomenti da trattare, ma anche quelli sono facilmente trovati da un’intelligenza artificiale, e, senza più un compito che non possa essere svolto più efficientemente dalla macchina, gli studenti dediti a
quest’attività si ritrovano tutt’a un tratto senza impiego. L’articolo è il prodotto reale, concreto dell’azione dei giornalisti, ma questo non nega l’esistenza di altri prodotti, non percepibili attraverso i cinque sensi. La scrittura di un articolo da parte di una macchina produce un articolo, la scrittura di un articolo da parte di uno studente produce un articolo, nuove conoscenze acquisite, un dialogo, un confronto e produce energia che vada ad alimentare il processo di crescita. In una società dove il prodotto finito, materiale sembra dettare il valore delle cose, è importante non perdere di vista quei valori prettamente umani che ci permettono di crescere come persone. Se chiedessimo a Chat GPT di descrivere la nostra
redazione, la risposta sarebbe la seguente: “un gruppo di studenti di diverse classi che si occupano di creare e pubblicare un giornalino all'interno della propria scuola, scrivendo articoli, selezionandoli, facendo interviste, scegliendo foto e impaginazione”.Se prima potevamo solo ricavarne una teoria, adesso abbiamo la prova che alla macchina sfugge qualcosa, perché il lavoro della redazione non è riducibile a poche, semplici azioni. La redazione del giornalino scolastico è un insieme di menti che si fondono attraverso la condivisione di idee e pareri, l’analisi e il confronto riguardo al lavoro svolto e la collaborazione, con il fine materiale di produrre un giornale, ma non limitato a questo. La connessione tra gli esseri umani, il senso di comunità e l'empatia sono temi dei quali l'intelligenza artificiale non potrà mai comprendere il significato, questo perchè non quantificabili e pertanto difficilmente scomponibili in singoli caratteri universali, condizione necessaria per essere poi trasferiti ad una intelligenza meccanica.
Non si può ignorare come un essere umano sia capace di individuare le diverse sfaccettature di un carattere, sfumature che potrebbero rivelarsi i tratti vincenti di una persona, e che una macchina non potrebbe mai percepire in quanto dettagli non catalogabili ed analizzabili. L’uomo inoltre conserva nella propria memoria le esperienze fatte e le sensazioni percepite, cosciente che tutte queste informazioni possono tornare utili per far fronte a problemi futuri. Per quanto riguarda il presente invece, l’essere umano fa uso del proprio “buon senso” in risposta a quesiti e complicazioni la quale risoluzione non è possibile attraverso la mera analisi dei dati a disposizione, ma sono richiesti anche ragionamenti mentali di oggetti, persone, luoghi e altri concetti che popolano il nostro mondo: come sono, come si comportano, cosa possono o non possono fare. Questo corpus di informazioni si sviluppa nel nostro
intelletto dal momento della nostra nascita fino all’età infantile. Ed è proprio in questo che l’IA non può superarci. Per oltre 35 anni diversi informatici hanno cercato di insegnare il “buon senso” all’intelligenza artificiale e tutt’ora non riescono in quest’impresa. Questo perché la realtà possiede migliaia di informazioni, sfumature ed eccezioni che solo l’essere umano è in grado di apprendere, gestire e tramandare alle generazioni future. I ragionamenti umani prendono piede, a differenza della rielaborazione dei dati tipica delle macchine, anche senza un costante flusso di dati. Nonostante tutte queste informazioni, il cervello umano rimane materia ampiamente inesplorata, ed è per questo che, senza conoscere approfonditamente noi stessi, non potremo mai sviluppare qualcosa capace di pensare, apprendere, immaginare come solo la natura e noi sappiamo fare.
L'uomo inventa e crea, l'intelligenza artificiale analizza e riproduce ciò che l'uomo ha già creato.

ElisabettaRacheleTazzioli  4^ALSI,
GiadaSlongo  3^A LSI,
Laura Baldassi  3^C LCE
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