A BAND IS BORN
When we start to rock we never want to stop again (Quando incominciamo a fare rock non vorremmo mai fermarci). Volevo iniziare l’articolo con una citazione che potesse descrivere al meglio la nostra band. Direi che questo verso del brano dei Metallica “Hit the Lights” abbia colto il segno. Come potremmo mai fermarci? Se hai la musica che ti scorre nelle vene, c’hai poco da fare. L’unica soluzione possibile è prenderla e creare qualcosa di magnifico. E’ la tua arma e vorrei proprio vedere qualcuno che cerchi di fermarla. Ma se non possiamo fermarci, com’è che abbiamo iniziato?
La storia di questa band ha inizio l’anno scorso più o meno in questo periodo. Ritrovandoci a parlare, così per puro caso, con il prof. Lahey, quest’ultimo ci propose di partecipare anche noi a questa sua iniziativa. Non ce lo facemmo ripetere due volte. Infatti il pomeriggio seguente ci ritrovammo davanti a una porta, in via Crispi, dalla quale proveniva il rumore di strumenti. Entrando trovammo il professore, raggiante, e altri studenti, che come noi amano la musica e avevano deciso di partecipare all’iniziativa, ovvero gli attuali membri: Silvia, come bassista, Leonardo, alla chitarra elettrica, Aurelio, batterista, Giovanni, alla chitarra, il professore, sia voce che chitarra, ma anche basso, e io alla voce. Tutti sembravano molto abili e esperti di musica rock; ciò mi rese un po’ nervosa, essendo che questa non è parte della mia comfort zone; ma l’atmosfera e gli atteggiamenti degli altri mi misero a mio agio. E così iniziarono le prove della nostra band. Ogni giovedì nel pomeriggio andavamo in quella stanza e provavamo alcune tra le più famose canzoni della storia del rock; dopo la giornata di studio trovarsi lì era
veramente un modo per rilassarsi e liberarsi dallo stress, sfogandosi con la musica. Quelli però erano anche momenti dove ci si divertiva e si cercava di migliorare l’esecuzione di ogni brano. Inoltre, durante le prove, si conversa interamente in inglese rendendolo anche un modo per potenziare la lingua. L’iniziativa però non rimase tra le quattro mura della stanza nella sede del liceo coreutico, ma raggiunse anche l'orecchio degli educatori dei convitti. Chiesero a me e al chitarrista, Leonardo, di suonare e cantare durante un’ imminente cena a tema. Penso che quella fu un’esperienza molto costruttiva: nonostante il poco preavviso, riuscimmo ad assemblare un’ottima performance e ad esibirci di fronte a un pubblico senza intoppi, il che a volte può essere parecchio snervante. Da quella volta abbiamo continuato ad esibirci a ogni cena a tema e da quest’anno si sono aggiunti nuovi studenti e strumenti. Essendo il tema delle serate ogni volta diverso, ci siamo sperimentati in generi e brani completamente diversi tra di loro, passando dai Pink Floyd alle canzoni in dialetto napoletano, dal rock degli anni 60’ al grande cantautore italiano Fabrizio De André.
Ma la prima volta che ci esibimmo tutti insieme, come band, fu durante un’assemblea d’istituto. L’esibizione non si tenne dal vivo, ma suonammo dalla nostra saletta prove, collegati su Google Meet. L’esperienza fu fantastica, nonostante la virtualità. Passammo la mattinata a provare senza sosta; suonammo una delle prime canzoni che abbiamo imparato, ovvero “Wake Me Up When September Ends” dei Green Day. Esibirsi con i membri a completo mi fece sentire più rilassata, perché se un membro cade gli altri gli coprono le spalle e lo aiutano a rialzarsi. E’ così che funziona, sempre. Suonare con la band cambia molto rispetto a suonare ognuno per sé. Farlo con tutti gli elementi è una sensazione completamente differente: ogni strumento è essenziale per il gruppo e per l’esecuzione di un certo brano. Riuscire a sincronizzare tutti i musicisti, rendendoli unanimi, per condividere insieme la passione della musica e tutte le emozioni che essa può dare: creare un’amicizia, imparare a collaborare e aiutarsi, suscitare e esprimere emozioni; tutto questo, e altro, forma una band. La musica oltretutto è un linguaggio che collega tutti, persone di diverse età, lingue e culture, perché va oltre tali barriere e manifesta quel sentimento, quando le parole o i discorsi non sono abbastanza profondi. La musica è anche una tra le arti più antiche del pianeta, e nell’antica Grecia, per esempio, essenziale per l’educazione, secondo il filosofo Platone.
Ovviamente anche quest’anno l’attività della band sta continuando, sperando di poterlo fare anche gli anni prossimi e dopo ancora. La band è sempre aperta a studenti appassionati di musica e desiderosi di provare cosa significa suonare in una band. E’ sempre bello condividere, soprattutto con fonti di idee e proposte nuove e fresche; senza queste si rischierebbe di diventare monotoni, poco originali e l'originalità è la chiave per il successo. Il mondo è bello perchè è vario, no?