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Numero
Febbraio

Benvenuti!
Questa è la sezione relax del numero di febbraio!

Il ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki 

“Il ragazzo e l’airone” è il nuovo attesissimo film del geniale regista e animatore giapponese Hayao Miyazaki. L’ultimo capolavoro di Miyazaki è stato distribuito nei cinema italiani in quest’ultimo periodo e ha già riscosso molto successo. Il film è ambientato a Tokyo nel 1943. Esso narra di Mahito, un ragazzino di 12 anni che dopo la tragica morte della madre si trasferisce in campagna con il padre e la sua nuova compagna, nonché sua zia. Mahito è subito incuriosito da questo nuovo posto, bellissimo ma misterioso. In lui cresce sempre più forte il desiderio di poter rivedere la madre quando un airone cenerino gli comunica che è ancora viva. Sarà proprio l’airone a condurlo in viaggio in un mondo. Vi è inoltre un personaggio molto importante che è quello del prozio, il custode del mondo fantastico. Egli infatti cerca un successore che possa garantire la pace nel regno. Quest’ultimo lascia a Mahito e a tutti gli spettatori un messaggio profondo. Il prozio infatti fa capire che il mondo in cui viviamo, in cui anche Mahito vive, è un mondo prossimo alla distruzione e del quale è necessario prendersi cura. Il promuovere la pace e diffondere consapevolezza sui disastri ambientali sono temi ricorrenti nei film di Miyazaki. Basti pensare ai film “Nausicaä (della valle del vento)” e “Principessa Mononoke” entrambi carichi di spirito ambientalista. Si può dire che “Il ragazzo e l’airone” tiri le somme e concluda grandiosamente la carriera del regista. Il film infatti contiene molti simbolismi e caratteristiche delle opere precedenti. Di fatto chi è un esperto della sua filmografia non può che aver notato molte similitudini. Alla prima visone può essere difficile capire questo film che, a detta del pubblico, lascia diverse domande in sospeso. Proprio per questo motivo ci possono essere milioni di interpretazioni e chiavi di lettura diverse. Miyazaki propone molteplici simbolismi: un ottimo esempio è il ruolo dell’airone che possiamo definire come l’aiutante e traghettatore del protagonista, proprio come narra la mitologia giapponese. Anche se all’inizio sembra essere quasi più un antagonista che si prende gioco di Mahito, nella seconda metà del film è proprio l’airone che aiuta il protagonista a compiere il suo viaggio sia verso un mondo sconosciuto sia verso il suo mondo interiore. Qui si può anche evidenziare una visibile correlazione con Dante e la sua opera, la “Divina commedia” (che viene ripresa anche con una scritta in fiorentino sulla porta della torre “fecimi la divina protestate”) nella quale Dante stesso è stato accompagnato da diverse persone e soprattutto si è ritrovato a compiere una vera a propria catabasi nel mondo dei morti - come tanti personaggi della mitologia greca - proprio come succede al piccolo protagonista Mahito.  Un altro simbolo si può trovare guardando alla vita privata del regista che è fortemente correlata con quella del protagonista Mahito. Miyazaki, proprio come il ragazzo del film, si spostò assieme al padre, che lavorò in una fabbrica di aerei, a causa dell’inizio della seconda guerra mondiale e ugualmente al papà di Mahito anche il padre di Miyazaki si risposò dopo la morte della moglie con la sorella di quest'ultima e dunque questo film può anche essere definito autobiografico. La morte della madre porta il regista a percorrere un cammino di accettazione molto duro e profondo, questo percorso è spesso simboleggiato dall’acqua che nel film ha un grande ruolo, proprio come nelle credenze giapponesi, perchè tutto cambia e niente rimane uguale come l’acqua che spesso sembra sciogliere gli oggetti oppure distruggere i pavimenti. Miyazaki è capace un’altra volta di inserire parti di se stesso anche nel personaggio del vecchio prozio, infatti entrambi cercano un erede per portare avanti il loro lavoro, fatto con tanti sacrifici e amore: il regista deve decidere a chi lasciare lo studio Ghibli quando lui non ci sarà più, mentre il prozio deve scegliere chi terrà insieme i pezzi della torre. Ovviamente questi sono solo alcuni dei simbolismi del film e uno dei temi principali come abbiamo capito è sicuramente la morte, per spiegare però ogni suo aspetto servirebbe moltissimo tempo e per questo rigirerei la domanda ai lettori chiedendo: che idee ha suscitato il film in voi?

Irene Collino 4^C LCE e Flavia Frisardi 3^C LCE
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RICETTE DAL MONDO: CINA

Questo sarà l’ultimo viaggio dell’anno prima della mia partenza per un semestre proprio verso questa destinazione speciale. Oggi torniamo in Cina per festeggiare insieme il capodanno cinese che quest’anno cade il 10 febbraio. Chiamato anche Festival di Primavera (春节) nella maggior parte della Cina continentale, il Capodanno lunare inizia la notte della prima luna nuova del calendario lunare. Durante i 16 giorni di vacanza si festeggia tutti insieme e si mangia in famiglia. Tutto inizia con la cena di “riunione”, ovvero una grande festa di famiglia in cui tutti si riuniscono per trascorrere del tempo insieme e condividere i propri auguri di salute, felicità e prosperità per l'anno a venire (proprio come noi occidentali a Natale). È senza dubbio la festività più popolare in Cina,

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tanto che innumerevoli persone viaggiano ogni anno per festeggiarlo insieme a famiglia e parenti. Ogni piatto presentato al cenone di capodanno, chiamato 年夜饭, presenta un significato preciso che andremo a scoprire insieme. Ovviamente le tradizioni cambiano tra nord e sud ma molti piatti vengono inseriti nel cenone di capodanno in entrambe le zone. 

Oggi vedremo insieme tre ricette: 

TANG YUAN, LE POLPETTE DI RISO  GLUTINOSO CINESI (汤圆)

A causa della loro forma rotonda e compatta e del fatto che vengono spesso servite durante le riunioni di famiglia, le polpette di riso dolci (tāngyuán, 汤圆) sono diventate il simbolo dell'unità e dell'unione familiare. Le polpette di riso sono palline gommose fatte con acqua e farina di riso glutinoso, servite fritte

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o in brodo caldo o sciroppo. Possono essere farciti con ripieni salati o dolci, e possono ricordare la consistenza dei mochi. I ripieni classici sono quelli con pasta di sesamo, pasta di rossi, arachidi tritate o conserve.

Ingredienti:
Per il ripieno:
80 g di semi di sesamo nero

35 g di burro ammorbidito - oppure olio di cocco o strutto
Per l'impasto
120 g di farina di riso glutinoso
45 g di acqua bollente
60 g di acqua a temperatura ambiente - o succo di barbabietola (per colorare l’impasto di rosso)
Come procedere passo passo:
1) Per preparare il ripieno tosta i semi di sesamo nero in una padella asciutta a fuoco basso finché non si gonfiano. Così facendo, diventeranno molto facili da rompere con le dita.
Una volta completamente raffreddati, metti i semi di sesamo nero tostati in un robot da cucina. Macinali con lo zucchero fino a ottenere una pasta morbida e lucida.
Aggiungi il burro (o l'olio di cocco/strutto) e mescola per amalgamare il tutto. Conserva il composto in frigorifero fino a quando non sarà abbastanza solido da poter essere maneggiato. Ora procedi dividendo la pasta in 20 palline; il ripieno è pronto!
2)Per preparare l’impasto in una terrina, versa l'acqua bollente nella farina di riso glutinoso mescolando con una spatola. Aggiungi ora l’acqua a temperatura ambiente (o succo di barbabietola) poco alla volta.
Impasta con le mani fino a formare un impasto liscio e morbido. 
Suggerimenti: Solo se necessario, regola la consistenza aggiungendo altra acqua o farina. 
Se non utilizzi subito l'impasto, avvolgilo con pellicola trasparente per evitare che si secchi.
Dividere l'impasto in 20 pezzi uguali e formare con ciascuno una palla.
3) Per assemblare i Tang Yuan (si può fare riferimento al video in alto)
Inizia appiattendo un pezzo di pasta in un involucro rotondo con le dita. Posiziona una pallina di ripieno al centro. Spingi delicatamente l'involucro verso l'alto per avvolgere bene il ripieno per poi sigillarlo completamente
4) Per cuocere i Tang Yuan
Porta una grande pentola d'acqua ad ebollizione. Inserisci 10 palline alla volta, prestando attenzione che non si attacchino tra di loro e al fondo della pentola. Cuoci a fuoco medio-alto. Quando tutte le palline iniziano a galleggiare in superficie, fai bollire per un altro minuto.
Togliere (insieme a un po' di liquido di cottura) e servire caldo. 
Si può anche preparare separatamente un po' di sciroppo caldo per rendere dolce il piatto.

Come posso conservarli? 
Se volete prepararli in anticipo potete congelare i Tang Yan subito dopo l'assemblaggio, facendo attenzione lasciare spazio tra uno e l’altro per far sì che non si attacchino fra di loro. Per cucinare i Tang Yuan congelati, segui la stessa procedura di cottura (non scongelarli).

 

MAPO TOFU, 麻婆豆腐

Piatto tipico della cucina del Sichuan, il tofu Mapo (麻婆豆腐) si ritiene che prenda il nome dal suo inventore " Mapo/麻婆" che gestiva un piccolo ristorante più di un secolo fa a Chengdu, la capitale della provincia del Sichuan.
A moltissime persone il sapore del tofu può sembrare insipido, ma sono assolutamente sicura che se proverete questa ricetta, cambierete idea. Iniziamo subito allora!

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Ingredienti:
Per il tofu:
600 g di tofu normale - morbido o semiduro (vedi nota 1)
1 cucchiaino di sale
Per la salsa:
2 cucchiai di olio da cucina neutro (ad esempio di girasole)

100 g di carne macinata di manzo o di maiale
1 cucchiaino di zenzero tritato 
2 cucchiai di pasta di fagioli al peperoncino del Sichuan (facoltativo)
1 cucchiaio di fagioli neri fermentati - sciacquati e tritati
1 cucchiaio di peperoncino macinato (meglio se originario del Sichuan)
1 cucchiaio di aglio tritato
1 cucchiaio di vino di riso 
400 ml di acqua o brodo non salato
2 cucchiai di amido di mais mescolato con 3 cucchiai di acqua
manciata di scalogno tritato (facoltativo)

Come procedere passo passo:
1.Taglia il tofu a cubetti di 2,5 cm circa. Fai scivolare delicatamente i cubetti in un pentola piena d'acqua e aggiungi il sale. Porta l'acqua a ebollizione e cuoci a fuoco lento per 1 minuto. Scola il tofu e mettilo da parte.
2. Scalda un wok vuoto (o pentola grande antiaderente) fino a quando sarà caldo, e aggiungi l'olio. Metti la carne macinata insieme allo zenzero tritato. Soffriggi il tutto a fuoco vivace fino a quando la carne diventa pallida e cambia colore.
3. Aggiungi ora la pasta di fagioli di peperoncino, i fagioli neri fermentati, il peperoncino e l'aglio tritato. Cuoci il tutto per i successivi minuti, fino quando la carne non è ben cotta. 
4. Ora puoi versare il vino di riso e 400 ml di acqua (o brodo non salato) e portare ad ebollizione il tutto. Inserisci i cubetti di tofu scolati e lasciali bollire per circa 5 minuti (senza coperchio).
5. Abbassa la fiamma a una temperatura media. Aggiungi metà della miscela di acqua e amido di mais (assicurati di mescolare bene prima) e poi lasciare cuocere a fuoco lento per circa 10 secondi, quindi versare la metà rimanente.
6. Una volta che la salsa diventa abbastanza densa da ricoprire la spatola, potete aggiungere lo scalogno tritato (facoltativo). Date una mescolata delicata al tutto e poi spegnete subito il fuoco. Potete servirlo con riso semplice al vapore o con un contorno che più vi aggrada.

 

Se avete qualsiasi curiosità o siete interessati a una ricetta, non esitate a scrivermi!

 

 

Qui sotto potete scannerizzare e trovare altre ricette riguardanti al capodanno  cinese:

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Giada Slongo 4^A LSI

Link video TANG YUAN, LE POLPETTE DI RISO  GLUTINOSO CINESI (汤圆)

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