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Numero
Novembre

Benvenuti!
Questo è il Vita della scuola di novembre!

VISITA DALLA CINA

Resoconto dei momenti indimenticabili delle due settimane di scambio condivise con i ragazzi cinesi della Tsinghua International School di Pechino. Dal 24 settembre al 7 ottobre i ragazzi del Liceo Scientifico Internazionale hanno avuto la possibilità di prendere parte ad un’esperienza che li ha visti protagonisti in prima persona: lo scambio con i ragazzi della Tsinghua International School di Pechino. Per due settimane un gruppo di undici studenti accompagnato da una professoressa e dalla loro vicepreside è stato ospitato nella nostra scuola, e ha avuto la possibilità di condividere il tempo con noi, vivere pienamente la nostra cultura e fare amicizia con gli studenti dell’Uccellis. I ragazzi da Pechino hanno alloggiato per quindici giorni in una delle sedi del nostro convitto, e hanno trascorso le loro giornate tra lezioni e uscite per scoprire il nostro Paese e visitare i posti più significativi delle nostre zone. Già dal primo giorno sono stati inseriti nelle nostre classi, dove hanno potuto trascorrere qualche ora insieme a noi e seguire alcune lezioni. I ragazzi cinesi non studiano italiano nella loro scuola, e per comodità comunicavamo quindi prevalentemente in inglese, ma nonostante l’ostacolo della lingua siamo riusciti a legare con loro, farci raccontare qualcosa riguardo alle loro abitudini, ai loro passatempi, alle differenze fra il loro stile di vita e il nostro. Ci siamo accorti che le differenze tra la nostra scuola e la loro sono molte: la Tsinghua International School è molto più grande, dotata di moltissime sale e strutture che non sono presenti all’Uccellis -come una piscina, palestre con diversi attrezzi, una sala con tavoli da ping pong e molto altro, tutte le lezioni sono svolte in inglese ed è presente un enorme numero di studenti, di molto superiore al nostro. Oltre alle lezioni in classe, che spesso si sono rivelate per gli studenti cinesi troppo difficili da seguire in quanto svolte in una lingua a loro sconosciuta, abbiamo trascorso con i ragazzi di Pechino anche una giornata in cui siamo andati insieme a visitare una città o un posto caratteristico a noi prossimo. La mia classe ha visitato la Grotta Gigante e il Castello di Miramare e nonostante fossero luoghi già visitati da molti è stato bello tornarci insieme ai nostri nuovi amici cinesi. La gita è stata per loro un’occasione non solo per vedere dei posti nuovi, ma anche per legare ancora di più con noi. Ciò che ha colpito di più gli studenti della visita a Trieste è stato inaspettatamente il mare, che per noi è qualcosa di usuale e molto vicino alla nostra cultura, mentre per loro una scoperta spettacolare. L’ultimo giorno è stato il più carico di emozione. Abbiamo salutato i nostri nuovi amici, che avevano preparato per noi regali, lettere e degli origami che hanno fatto “volare” dalle finestre del primo piano. E’ stato un momento molto commovente, che ci ha unito nella promessa di mantenerci in contatto e rivederci, prima o poi. Lo scambio con i ragazzi della Tsinghua High School è stato dunque un’esperienza bellissima, che ci ha permesso di avvicinarci ancora di più alla cultura cinese, conoscere ragazzi con usanze diverse dalle nostre ma che in fondo sono esattamente come noi, e stringere legami che verranno mantenuti nonostante la distanza. Per avere un’idea di come sia stato vissuto lo scambio dagli studenti cinesi, abbiamo posto delle domande ad alcuni di loro. Ecco alcune risposte. Amanda's Interview Q: What did you expect from the trip? A: I’d like to study Italian culture, make new friends, experience some new stuff such as your high school courses and definitely have some time to visit around. Q: What was your first impression of Italy, us, the school? A: You guys are very passionate! I really like Italy’s environment, its buildings, landscape and the GELATO!!! Well compared to my school, your school is quiet small but I’d like to say it’s cute( and obviously you don’t have that huge amount of students too) Q: Is there something you really disliked about Italy or something you wish you experienced differently? A: I would say the canteen’s food (sometimes it was good too) I’m so sorry but I would like to have some other food from the restaurant for example. Q: Have you learned anything you wouldn't learn in a Chinese school? A: Yes I have, definitely. For example western calligraphy. I don’t know if other schools have this lesson, at least we don’t. As well as Italian and philosophy. Q: Is there a specific class you attended or a school habit that you wish would be incorporated in your Chinese school? A: I would say philosophy and the free hour from 6:00-7:00pm. Q: What was your favorite moment/ memory? A: There are a lot, for example the conversation I had with you in Trieste at the bar; the golden hour on top of the hill around the castle with Luisa and Benedetta; the walk with Laura; lessons I had with 1A 2A 2B 3A 3B 4A & 5A; and the last evening in school before we leave. I would say all experiences in Italy are unforgettable for me. Q: Did you find it difficult to make friends/resonate with Italian students? A: Not at all! You guys are super friendly, and I’m an outgoing person too. Q: Did you notice any considerable cultural difference? A: Yes, for example the flavor of pizza! Italians hate fruits on pizza however we think it tastes good. Q: Would you have preferred being hosted by a family? A: Definitely, it was a shame. I remembered that Ele said she really wanted to host me Q: Do you think your experience of Italy was authentic? A: What do you mean by authentic? It felt like a dream, full of happy memories or in another word, happiness was always more than sadness. Q: Would you ever consider living or studying here? A: Well I would like to live there for a few months then move on or a few weeks every year. I’m tired of learning new languages thus I don’t think I will study there lol. BUT I really do like to travel around and live there for a while.

Martina Sellitto 4^LSI,  Alice Rupil 5^LSI
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“In Texas tutto è piú grande”

“In Texas everything’s bigger”

Hey y’all! Molti di voi sapranno che, secondo il programma stabilito per il quarto anno del Liceo Classico Europeo, agli studenti viene offerta la possibilità di aderire ad uno scambio culturale con un paese anglofono, tra cui solitamente la città di New York o di Arlington negli Stati Uniti o in Canada. Sinteticamente, i ragazzi italiani che decidono di partecipare vengono ospitati per circa dieci giorni nel periodo autunnale da famiglie americane e poi in primavera i ragazzi texani vivono la stessa esperienza in Italia. In questo breve periodo si vivono a pieno la cultura, le abitudini e le comuni attività di entrambi i paesi, dal momento che ci si integra completamente nella vita di tutti i giorni delle host families. Le attuali classi 4B e 4C LCE hanno avuto l'opportunità proprio qualche settimana fa di prendere parte a questo progetto assai interessante in Texas con la Martin High School (MHS) di Arlington. Il viaggio è stato lungo, ma ne è valsa la pena. Partiti da Udine nel pieno della notte e cambiati diversi mezzi di trasporto, quali la macchina, la corriera e l’aereo, i ragazzi sono arrivati a destinazione dopo circa 20 ore. L’entusiasmo ha aiutato a combattere la stanchezza e dal giorno seguente sono iniziate tantissime attività per gli studenti di entrambe le scuole, tra cui partite di football e di pallavolo, gite in posti turistici e non, una visita a Dallas, concerti in stadi enormi, tanto cibo a cui noi italiani non siamo abituati, spettacoli di cheerleaders e ballerini e tanta voglia di scoprire questo paese per tutti nuovo. Dal nostro punto di vista tra Italia e Texas ci sono tante differenze quante somiglianze e da questa avventura abbiamo imparato ad apprezzare sfumature del nostro paese che spesso passano inosservate, ad esempio il cibo sano, la cultura generale fornita dalle nostre scuole, la vicinanza alla propria famiglia e l’importanza di condividere i pasti con i propri familiari. In America queste cose mancano, ma sono sostituite da altri valori per loro più importanti come la sportività, la positività e l’accoglienza. Al ritorno tutti ci chiedevano cosa ci fosse piaciuto di più e la risposta più comune era “le persone”. Avendo un modo diverso di interagire a cui noi non siamo abituati in Italia, ciò che ci ha colpito delle persone di qualsiasi età è quanto siano aperti e gentili con chiunque, soprattutto con gli sconosciuti, ad esempio anche camminando è normale ricevere complimenti da persone che non si conoscono per qualcosa che stai indossando o per qualcosa che gli piace di te. Per questo motivo siamo riusciti a conoscere molte persone in pochi giorni e a legarci come se li conoscessimo da sempre. La scuola americana come molti di voi sapranno è molto diversa da quella italiana, perció quando lo raccontavamo ai ragazzi nelle varie classi durante le nostre presentazioni tutti restavano meravigliati da quanto tempo passiamo a scuola o da quante materie abbiamo da studiare, cosa che per loro è surreale. Nelle ‘high schools’ americane i ragazzi sono molto più liberi e indipendenti, poiché sono loro a decidere quali classi vogliono frequentare e di conseguenza nel corso della giornata girano per l’istituto cambiando aula, professore e compagni ogni ora e mezza. Questo sistema fa sì che le persone possano studiare principalmente ciò che gli piace senza avere materie a cui non sono interessate e permette loro di conoscere molte piú persone. Un’altra grande differenza è che i ragazzi possono prendere la patente a 16 anni, ma a scuola li chiamano ancora “kids”, a 18 anni tutti lasciano casa per andare al college, ma l’età legale per bere e fumare è 21 anni. La vita negli USA è molto più veloce della nostra, nel senso che lì sono sempre di fretta durante il giorno e non hanno molto tempo tra una cosa e l’altra, ad esempio per pranzo i nostri hosts americani ci portavano in macchina nei vari fast food e giusto il tempo per ordinare e ritirare il nostro cibo che dovevamo già alzarci per tornare a scuola. È uno stile di vita diverso dal nostro. Non abbiamo visitato molte cose perché per raggiungere altri posti si impiega qualche ora, ma siamo stati a Dallas, città molto particolare a mio avviso, e vi abbiamo passato una giornata intera tra luoghi storici, shopping e cibo. Abbiamo poi visitato gli Stockyards, un quartiere storico che si trova a Fort Worth in cui si può ammirare ancora come erano costruite le città ai tempi dei cowboy. L’esperienza di ognuno però è diversa quando si tratta di uno scambio culturale. L’aspetto che determina quante cose farai, quanto sarai contento e se avrai l'opportunità di immergerti nella cultura o meno, è la famiglia ospitante. Bisogna immaginarsi di essere ospitati da dei completi sconosciuti che decideranno se diventerai parte della loro famiglia per 10 giorni, occupandosi di te come se fossi un figlio. Come in ogni cosa, non tutti hanno questa fortuna, ma le nostre due esperienze sono state tra le migliori del nostro gruppo. “La parola che racchiude i miei 10 giorni in Texas è: sorpresa. Devo ammettere di essere partita senza aspettative, con la testa che pensava ancora all’estate ricca che avevo vissuto e senza rendermi conto fino in fondo dell’esperienza che stavo andando a vivere. Arrivata all’aeroporto di Dallas-Fort Worth, sono stata accolta con un sorriso da Madison, una ragazza della mia età che aveva in mano un cartello colorato con dipinto il mio nome; accanto a lei i suoi genitori e i suoi due fratellini piú piccoli Maison e Emerson che subito mi hanno abbracciato. Dopo qualche ora ero a casa, in camera mia, con la mia host mum a rispondere a tutte le domande che mi faceva molto curiosa su di me e sulla mia realtà in Italia. Sin dal primo istante mi hanno fatto sentire parte della famiglia e durante i giorni seguenti questa sensazione è aumentata sempre piú, tra cene coi parenti, il chili fatto in casa dal mio host dad, i giochi di Emerson sul mio letto, le corse con Madison per arrivare a scuola puntualmente in ritardo ogni giorno e molto altro, fino ad arrivare all’ultimo saluto in aeroporto, dove non sono mancate le lacrime.” ~ Laura, 4^C LCE “Io sono stata ospitata da una dolcissima ragazza di nome Kassiday. Nonostante fosse la più piccola del gruppo ho trascorso con lei dieci giorni fantastici da vera americana e mi sono sentita accolta da subito come se facessi davvero parte di quella famiglia. Senza ombra di dubbio una delle esperienze più entusiasmanti della mia vita che rimarrà sempre nel mio cuore. Parlando a nome di tutti quelli che hanno partecipato, ci siamo divertiti tantissimo ed è stata un’occasione per conoscerci meglio anche tra noi italiani.” ~ Matilde, 4^C LCE Lo scambio in Texas ha segnato molto entrambe e ci ha fatto apprezzare diversi aspetti della nostra vita, che noi riteniamo quasi scontati. Uno di questi è senza dubbio il gruppo classe. Per la nostra 4^C il viaggio in Texas è stata la prima esperienza condivisa. Siamo partiti in dieci e ognuno di noi al ritorno ha potuto dire di aver avuto molte più occasioni per conoscere gli altri e scoprirli al di fuori dall’ambiente scolastico. Molte amicizie in 4^C si sono rafforzate, altre sono nate e siamo tutti molto grati per questo. Dal nostro rientro a scuola ogni giorno c’è un'occasione per parlare dello scambio, per continuare a ridere insieme di tutte le cose che ci sono successe e per non dimenticare la felicità che abbiamo provato e condiviso. Per gli studenti americani non è stato lo stesso; come abbiamo visto il loro sistema scolastico è diverso, perciò solo alcuni di loro si conoscevano già frequentando alcune delle stesse classi. Se per noi italiani i nostri compagni erano comunque già persone con le quali avevamo condiviso tutti i giorni dei precedenti tre anni, loro si sono ritrovati a vivere questa esperienza con degli sconosciuti. Noi speriamo che si siano divertiti e che riescano ad approfondire le amicizie che hanno creato ancora di piú quando verranno in Italia da noi a marzo. Non vediamo l’ora infatti di averli con noi per i corridoi dell’Uccellis, portarli a visitare i posti meravigliosi che ci circondano e fargli conoscere la nostra scuola, le nostre famiglie e il nostro stile di vita! Per concludere invitiamo tutti i ragazzi dell’Uccellis a fare almeno uno scambio se ne hanno la possibilità. Non mentiremo, dovrete portarvi con voi molto spirito di adattamento che è la chiave per vivere un’esperienza come la nostra; preparatevi a mangiare fast food tutti i giorni, poiché gli americani non hanno una cultura culinaria come la nostra, preparatevi a perdervi per l’enorme scuola che conta 4000 studenti, a vedere atleti che ritengono lo sport un aspetto fondamentale della loro vita e per il quale fanno sacrifici quotidianamente, e tifosi che seguono gli atleti ogni domenica assieme a tutta la famiglia, come è tradizione fare, e infine siate pronti a passare dai 30 gradi all’aperto ai 15 gradi in ogni luogo al chiuso a causa dell’aria condizionata che sarà presente perfino in ogni camera della vostra casa. Nonostante ciò ne varrà sicuramente la pena e sarà un’esperienza che vi arricchirà e vi darà l’opportunità di divertirvi moltissimo assieme ai vostri partner. Ricordatevi, l’esperienza cambia a seconda di come cambia il vostro approccio ad essa!

Matilde Atzeni e Laura Baldassi 4^C LCE
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